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Design tessile

Penso che il giusto metodo di lavoro dell’artigiano creativo sia il capire il rapporto tra campione e progetto: cioè come il design dell’oggetto tessile o del tessuto nasca spesso da un primo campione tessuto che ci incuriosisce e da un successivo lavoro con ulteriori campioni e relative messe in carta, e patchwork fotografici dei campioni stessi. Alla ricerca artistica e all’insegnamento ho sempre affiancato la progettazione e la produzione nel campo dell’arredamento, dell’abbigliamento e del design tessile industriale. Nella progettazione ho sempre cercato di sfruttare le possibilità di design offerte da usi inattesi ed innovativi delle tecniche più semplici.

A metà degli anni Settanta Paola Bonfante e Lalla Ranza si sono affiancate a me, nello Studio di Tessitura Paola Besana, prima come allieve, poi come assistenti e dal 1982 al 1997 come socie. Negli anni ’70, ’80 e ’90 abbiamo avuto molte commissioni pubbliche e private. Abbiamo disegnato una serie di oggetti tessili per il lancio di un nuovo filato della Montefibre, e tessuti in Alcantara per la FIAT; abbiamo disegnato e tessuto costumi per il Parsifal di Wagner dato al Teatro della Scala a Milano nella stagione 1991-92, 680 arazzi multipli variabili per le cabine della nave da crociera Costa Classica e grandi arazzi per i saloni della Costa Romantica nonché parecchie collezioni di borse per USA, Giappone e clienti italiani.

Due volte all’anno abbiamo presentato nello studio di tessitura due piccole collezioni di abbigliamento per i nostri clienti (si, anche uomini!) e studiato e prodotto tende, tappeti e pannelli per architetti e clienti privati.

Dal 1997 ho continuato l’attività da sola, riducendo la produzione commerciale, ma intensificando lo studio, la ricerca e la produzione artistica. Con Pippo Lionni ho disegnato il mio nuovo logo. Ho messo a frutto l’esperienza di tutti questi anni tenendo corsi di “design del tessuto e dell’oggetto tessile” per artigiani e stilisti e corsi di “design del prodotto” per cooperative tessili.